domenica 14 marzo 2010

4 marzo 2010 La folla – uomini, donne e bambini kenyoti

Con un balzo di 7.000 km. Nella notte siamo scivolati dalla bruma padana all’aeroporto di Mombasa. Al nostro arrivo, prima dell’alba, la temperatura era di 28°.
Durante il trasferimento in bus a Malindi, la nostra destinazione, una moltitudine di persone si spostava a piedi sulle carreggiate laterali in terra battuta in ogni direzione, di buon passo, ognuno verso mete a noi sconosciute. Quasi una migrazione silente nel traffico convulso di camion, vecchie auto, bus.
Il primo impatto con la “nostra” scuola a Muyeye ha avuto un aspetto simile; qui una moltitudine di bambini: 1750 studenti su 20.000 abitanti del villaggio. Ti circondano, molti ti prendono per mano, “ciao baba”, in italiano chiedono il tuo nome, si entusiasmano di venire fotografati e sottovoce con dignità ti chiedono “caramella”, “cento scellini” e ti seguono a grappoli.
Il loro abbigliamento denota tanta povertà.
La prossima volta vi parlerò ancora di loro. Jambo!
Egidio Bracco

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